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Bagnacavallo : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diRavenna.

Comuni

Comune di Bagnacavallo

CENNI GEOGRAFICI

Cittadina di pianura, di origini antiche, la cui economia si basa su attività agricole, industriali e terziarie. I bagnacavallesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati soprattutto nel capoluogo comunale e negli aggregati urbani Glorie e Villanova; tra le altre località, le più popolose sono: Masiera, Prati, Rossetta, Traversara e Boncellino. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con impercettibili differenze di altitudine. L’abitato, il cui centro storico ha mantenuto pressoché inalterato l’impianto medievale, è interessato da espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è completamente pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si rappresenta, in campo rosso, un cavallo d’argento raffigurato nell’atto di passare sopra una riviera

CENNI STORICI

Abitata fin da epoca preistorica da popolazioni terramaricole, registrò in seguito stanziamenti di umbri, etruschi, galli e romani, sotto i quali dovette rivestire una certa rilevanza, stando ai reperti archeologici rinvenuti nella zona. Il toponimo, attestato dall’alto Medioevo, è stato posto in relazione all’esistenza nel territorio di un guado da valicare a cavallo o di una sorgente che, per le sue proprietà terapeutiche, sarebbe stata usata come bagno per i cavalli. Dopo la caduta dell’impero romano si aprì alle invasioni barbariche, entrando poi a far parte dell’esarcato di Ravenna. Occupata da longobardi e franchi, verso la metà del secolo VIII fu donata alla Chiesa e amministrata dagli arcivescovi ravennati. Feudo dei Malvicini o Malabocca, nel Duecento si costituì in libero comune, senza però riuscire a sottrarsi all’influenza dei potentati vicini e in particolare di Bologna e Faenza. Passata sotto la Santa Sede, dalla seconda metà del XIV secolo appartenne al condottiero inglese Giovanni Acuto, agli Estensi, ai Da Polenta e ai Manfredi di Faenza, tornando, sul finire del Cinquecento, in possesso del papato, il cui dominio si protrasse fino all’arrivo delle truppe francesi, nel 1796. Con la restaurazione pontificia fu unita alla provincia di Forlì, passando a quella di Ravenna nel 1860, quando fu annessa al Regno d’Italia. Tra le testimonianze storico-artistiche figurano: la torre civica, forse del XIII secolo; le porte cittadine; il palazzo comunale, della fine del Settecento; il teatro comunale “Carlo Goldoni”; il porticato di Piazza Nuova, del Settecento; la chiesa del Suffragio; la chiesa e l’attiguo convento di San Giovanni, riedificati nel Seicento; l’antica collegiata di San Michele Arcangelo; la basilica di San Pietro in Sylvis, citata già in un documento del secolo VIII; la chiesa e il convento di San Francesco.

LUOGHI D'INTERESSE

Numerose piazze circondano il nucleo centrale dell’abitato, la piazza più importante è piazza libertà da cui si origina la disposizione radiale delle strade porticate. I più importanti edifici pubblici della piccola cittadina sono: Torre civile, o chiamata anche torre dell’orologio, costruita nella prima metà del XIII secolo, il palazzo Vecchio, originario del XIII secolo, ricostruito più volte nei secoli, palazzo del Municipio, costruito tra il XVIII e XIX secolo per opera di Cosimo Morelli in stile neoclassico. La sua bellezza risiede tutta nel suo porticato molto alto, come nel teatro comunale Carlo Goldoni, opere di Filippo Antolini, risalente al XIUX secolo. Proseguendo per via Mazzini si arriva alla collegiata di san Michele Arcangelo, ristrutturata nel XV secolo nella parte absidale poligonale, richiama influenze bramantesche. L’interno è decorato dal Redentore e Santi, opera di Bartolomeo Romenghi, soprannominati il Bagnacavallo. Tale opera si trova nella parte sinistra del presbiterio. Sulla via Garibaldi, vi si affaccia la chiesa del suffragio, risalente al XVII secolo e si arriva poi alla chiesa di san Giovanni dove vicino si trova il convento delle cappuccine. Il tutto originario del XIV secolo, ricostruito in seguito in stile barocco. Sulla via veneto, si affaccia l’ex convento delle cappuccine che oggi ospita il centro culturale polivalente che comprende: la biblioteca, la pinacoteca e il museo civico. Molto importante è anche piazza Nuova, che è il foro mercantile.

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Hotel, Agriturismi, Bed and Breakfast, Ristoranti, Pizzerie, prodotti tipici nel comune diBagnacavallo

Ristoranti nel Comune di Bagnacavallo Tot: (1)  - 

Hotel, Agriturismi, Bed and Breakfast, Ristoranti, Pizzerie nel comune di Bagnacavallo

Bagnacavallo (Comune)  -  Il Giardino dei Semplici Ristorante (Ristoranti)  - 

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