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Sant'Agata sul Santerno : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diRavenna.

Comuni

Comune di Sant'Agata sul Santerno

CENNI GEOGRAFICI

Comune di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha affiancato una modesta presenza industriale. I santagatesi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, che fa registrare significativi segni di espansione edilizia; il resto della popolazione è distribuito tra numerosissime case sparse e i nuclei abitati di Cà Geminiani, Chilometro 54, Giardino e San Vitale. Il territorio, attraversato da più corsi d'acqua e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, presenta un profilo geometrico regolare, con impercettibili differenze di altitudine, che determinano nell'abitato un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante.

CENNI STORICI

Citata per la prima volta in un documento della metà dell'ottavo secolo, a proposito di una donazione fatta da Liutprando, re dei longobardi, all'episcopato di Faenza, fu abitata già in epoche precedenti, come testimoniato dalle tracce ancora ben visibili della centuriazione romana dei terreni. La prima parte del toponimo si richiama chiaramente alla Santa Patrona, mentre la seconda fa riferimento all'ubicazione del borgo sull'omonimo fiume. Dotata di una rocca, la cui costruzione da alcuni viene fatta risalire ai tempi dell'imperatore Federico Barbarossa, appartenne ai faentini e successivamente all'abbazia ravennate di Santa Maria in Cosmedin, che ne conservò il possesso fino alla seconda metà del XIV secolo. Oggetto di contese tra più signori della regione, fu assoggettata a ripetuti passaggi di proprietà: verso la metà del Quattrocento fu venduta dal papa Eugenio IV agli Estensi, che la tennero fino all'inizio del XVI secolo. Inserita durante la signoria estense nei confini di Ferrara e chiamata per questo Sant'Agata Ferrarese, fu annessa alla provincia di Ravenna dopo il 1859, assumendo l'attuale denominazione nel 1863. La storia successiva all'unificazione d'Italia non si discosta da quella del resto della regione, che tra la fine del 1800 e i primi decenni del 1900 vide il dilagare delle proteste operaie e l'affermarsi del socialismo e del movimento cooperativo, seguiti dalla dura repressione fascista e dall'attiva partecipazione alla guerra di liberazione. Tra i monumenti del patrimonio storico-architettonico figurano la parrocchiale di Sant'Agata, edificata sul luogo di un precedente edificio di culto della fine del XV secolo, la torre dell'Orologio, detta anche “La Porta”, perché situata dove in passato si trovava una delle porte di accesso al castello, e il palazzo comunale.

LUOGHI D'INTERESSE

Oltre al caratteristico centro storico, a Sant'Agata sul Santerno possiamo ammirare: la Chiesa di sant'Agata, edificata sul finire del XIX secolo, è in stile neoclassico e conserva al suo interno opere d'arte contemporanea; la Torre dell'Orologio, edificata nel XV secolo nel punto in cui sorgeva l'antico castello cittadino, oggi purtroppo scomparso; alcuni resti della cinta muraria, visibili nelle fondamenta di alcuni palazzi e nella piazza centrale del borgo.

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Sant'Agata sul Santerno (Comune)  - 

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