Comuni
Comune di Solarolo
CENNI GEOGRAFICI
Centro di pianura, di antiche origini, con un’economia prevalentemente agricola anche se non manca un modesto sviluppo industriale. I solarolesi presentano un indice di vecchiaia molto alto e sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e le località di Casermone San Bartolo, Casetti, Gaiano, Spaccio Castelnuovo e Via San Mauro. Il territorio, ricco di corsi d’acqua e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche irrilevanti, che imprimono all’abitato, interessato da una significativa crescita edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante.
CENNI STORICI
I primi insediamenti nella zona risalgono addirittura a prima del Mille a.C., come testimoniato dal rinvenimento di vari manufatti; a questi ne subentrarono altri fino ad arrivare alla colonizzazione dei romani, di cui sono ancora visibili le tracce della centuriazione dei terreni. Il toponimo, che in documenti medievali compare anche nella forma di Solariolo, è un diminutivo del termine latino SOLARIUM, che significa ‘casa con terrazzo, luogo soleggiato’; non manca però chi lo riporta al latino SILVA, ‘bosco’, in riferimento alle estese foreste un tempo presenti sul territorio. Dotata di un castello, distrutto nella prima metà del XII secolo nel corso delle lotte tra le famiglie rivali dei Guglielmi e dei Filguirardi e poi ricostruito, agli inizi del 1200 passò sotto Faenza. Proprietà dei Manfredi, che ne recuperarono il possesso anche dopo l’occupazione da parte del cardinale Anglic de Grimoard nella seconda metà del 1300, agli inizi del XVI secolo pervenne ai Borgia, venendo poco dopo conquistata dai veneziani, sconfitti a loro volta dalle truppe del pontefice Giulio II. Saccheggiata dai francesi nel 1512 e ceduta da papa Leone X ai Gonzaga, tornò in seguito sotto il dominio della chiesa. All’occupazione napoleonica e alla restaurazione pontificia seguirono i moti risorgimentali e l’ingresso nel regno d’Italia nel 1861. Pesanti sono stati i danni dei bombardamenti dell’ultimo conflitto mondiale. Tra i monumenti, oltre ai resti della rocca medievale, spiccano il palazzo comunale, nel quale è conservato un bassorilievo in marmo del XV secolo, le chiese di Santa Maria Assunta, della Santissima Annunziata, di Santa Maria in Casanola e San Michele a Gaiano, le antiche parrocchiali di Castelnuovo e Santa Maria in Felisio e il santuario della Madonna della Salute del 1700.
LUOGHI D'INTERESSE
Piccolissimo paesino, (ab. 4057), situato nella provincia di Ravenna. Situato nella destra del fiume Senio. L’economia di base del centro abitato è un’economia di tipo agricola, i maggiori prodotti coltivati sono: il grano, il mais, l’uva, e la canapa. In passato, la cittadina si trovava tutta nel castello fortificato, e in passato ebbe molta influenza nella storia locale.
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